En un temps où, partout dans le monde, les citoyens expriment de façon croissante leur désenchantement de la politique, il est nécessaire d’en réinterroger le sens non pas du point de vue des institutions, des partis et des programmes qui lui donnent forme, mais en termes de ce qui en fait la substance même, ce sur quoi elle porte et ce qu’elle met en jeu. Parce qu’elle étudie le proche et le lointain, parce qu’elle s’intéresse au local et au global, parce qu’enfin elle réunit dans un même projet ethnographique le souci du quotidien et l’ambition du contemporain, l’anthropologie offre une réponse originale à la question politique.

Nourris de recherches conduites sur plusieurs continents, les essais présentés dans cet ouvrage abordent cette question à travers trois dimensions essentielles : la vie des êtres humains qui ensemble font société, une vie sur laquelle s’imprime les inégalités sociales ; le corps qu’éprouvent les violences et les souffrances mais par lequel se revendique des droits ; la morale, enfin, qui sert à délimiter l’intolérable de l’acceptable et à fonder des communautés de valeurs et d’affects. Ces politiques de la vie, des corps et de la morale examinées à la lumière d’enquêtes sur la pauvreté et l’immigration, l’asile et la maladie, la justice sociale et la raison humanitaire dessinent ainsi le projet de repolitiser le monde.

Traduction de Chiara Pilotto

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In un tempo in cui, ovunque nel mondo, i cittadini esprimono in maniera crescente il loro disincanto nei confronti della politica, è necessario reinterrogarne il senso non dal punto di vista delle istituzioni, dei partiti e dei programmi che le danno forma, ma di ciò che ne costituisce la sostanza stessa, ciò a cui essa rimanda e mette in gioco. Poiché studia il vicino e il lontano, si occupa del locale e del globale, e riunisce in uno stesso progetto etnografico l'attenzione per il quotidiano e l'ambizione di comprendere il contemporaneo, l'antropologia offre una risposta originale alla questione politica.

Nutriti da ricerche condotte nei tre continenti, i saggi presentati in questo volume affrontano tale questione attraverso tre dimensioni fondamentali: la vita degli esseri umani che insieme costituiscono la società, una vita sulla quale si imprimono le disuguaglianze sociali; il corpo, che subisce le violenze e le sofferenze, ma attraverso il quale si rivendicano dei diritti; e la morale, che serve a distinguere l'intollerabile dall'accettabile e a fondare delle comunità di valori e di affetti. Queste politiche della vita, del corpo e della morale, analizzate alla luce di ricerche sulla povertà e l'immigrazione, l'asilo e la malattia, la giustizia sociale e la ragione umanitaria, disegnano così il progetto di ripoliticizzare il mondo.

Didier Fassin è professore all'Institute for Advanced Study di Princeton e all'École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi. È autore e curatore di numerosi lavori, tra cui: La forza dell'ordine. Antropologia della polizia nelle periferie urbane (La Linea, 2013).

Traduzzione a cura di Chiara Pilotto